NAPOLEON HILL E BRIAN TRACY, ALFIERI DELLA LIBERA IMPRESA IN AMERICA

NAPOLEON HILL E BRIAN TRACY, ALFIERI DELLA LIBERA IMPRESA IN AMERICA

Guglielmo Piombini
Nella storia degli Stati Uniti la diffusione di una cultura popolare favorevole al capitalismo si deve anche all’opera assidua di numerosi scrittori motivazionali. Uno dei più importanti fu Napoleon Hill (1883-1970), il quale ricevette dal grande magnate Andrew Carnegie l’incarico, non retribuito, di studiare la vita e i comportamenti degli uomini di successo, per aiutare gli americani che desideravano incamminarsi sulla via della prosperità.

Napoleon Hill non perse tempo, ed espose i risultati della sua trentennale ricerca in numerosi libri ricchi di originali intuizioni.

La sua opera più completa, La legge del successo, è stata di recente tradotta in italiano in quattro volumi.

I punti salienti della sua indagine vennero riassunti nel best-seller Pensa e arricchisci te stesso, che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo.

In questo libro Napoleon Hill fa un aperto elogio del capitalismo e degli imprenditori:
 

Il nome del misterioso benefattore dell’umanità è il capitale! Il capitale non è composto solo dal denaro, ma soprattutto da gruppi di persone organizzati in modo intelligente che progettano tutti i piani e gli strumenti per mettere a profitto i soldi, per se stessi e, per ricaduta, a favore di tutti … Essi sperimentano, tracciano la via e fungono da pionieri in tutti i settori professionali … In breve, i capitalisti sono il cervello della civiltà perchè rinnovano continuamente il tessuto da cui sono formati l’istruzione, il progresso e il miglioramento umano … Le strade e l’energia per far viaggiare i mezzi di trasporto non nascono gratuitamente dal suolo. Le abbiamo grazie alla scienza, alle fatiche, all’intelligenza e alla capacità organizzativa degli uomini che hanno fantasia, fede, entusiasmo, decisione e tenacia! Sono i capitalisti, gli imprenditori motivati dal desiderio di costruire, realizzare, rendere servizi utili, fare profitti e arricchirsi. E siccome offrono servizi senza i quali non ci sarebbe la civiltà, si mettono in condizione di accumulare sempre maggiori ricchezze … Aggiungo che questi capitalisti sono gli stessi uomini che vengono dileggiati dagli oratori da strapazzo che parlano a vanvera.” (p. 106-107).

Oggi lo scrittore motivazionale che ha meglio diffuso e approfondito la lezione di Napoleon Hill è probabilmente Brian Tracy, nato in Canada nel 1944.
 
In italiano sono usciti numerosi suoi libri, come Massimo rendimentoNon fare lo struzzo!Abitudini da un milione di dollari. 
 
 
Il libero mercato è forse il più grande miracolo nella storia della società umana. Il libero mercato sorge spontaneamente e agisce in modo automatico in assenza di interferenze e intrusioni da parte dello Stato. Più il mercato è libero, più l’economia è vitale e più grande la quantità di ricchezza e il numero di opportunità per ognuno … Il libero mercato permette all’individuo di partire semplicemente da un’idea, sorretta dall’energia e dall’ambizione, e di costruire una grande impresa. Uno dei tuoi doveri è proteggere e difendere questo sistema, comprendendolo e supportandolo quando viene attaccato … Diventa un paladino del libero mercato“. (p. 121-124)
 
Difendere il sistema della libera impresa è quindi un vero e proprio dovere morale, per Bran Tracy! 
 

Non è stato invece ancora tradotto in italiano il suo libro Something for Nothing, nel quale denuncia le pretese insaziabili e fuori controllo di milioni di persone di ottenere qualcosa in cambio di niente, attraverso lo stato sociale. Questo processo corruttivo sta distruggendo gli individui, minando la società e minacciando il futuro stesso della civiltà. Tuttavia le istituzioni, le politiche e le leggi possono cambiare in meglio solo se prima c’è stata una corrispondente elevazione caratteriale degli individui. Per questo Tracy propone a tutti i lettori di sottoscrivere un “Giuramento di Responsabilità”, con il quale ci si impegna a dare un esempio di autodisciplina interiore.

C’è dunque una duplice relazione, profonda, che lega i libri del genere motivazionale (o self-help) alla società libera.

In primo luogo, questo genere di letteratura presuppone una società fondata sulla proprietà privata e il libero mercato, perchè si rivolge a degli  individui liberi di costituire imprese, di scegliersi la propria occupazione e di decidere come impiegare i propri guadagni. Gli scrittori del self-help esortano i propri lettori a diventare artefici del proprio destino modificando i propri comportamenti. Non gli chiedono di fare la rivoluzione sociale, di cambiare le istituzioni o di impegnarsi in politica. Il fatto che i libri sul selp-help continuino a uscire e ad essere letti, apprezzati e messi in pratica è dunque un segno che le società occidentali sono ancora prevalentemente capitalistiche, malgrado l’apparente inarrestabile avanzata del socialismo statalista.
 
In secondo luogo va osservato che una società libera non può fare affidamento solo sulle leggi o le costituzioni scritte, ma ha bisogno di una diffusa cultura che la sostenga nel tempo. Se è vero che le strutture politiche e sociali possono influenzare il carattere degli individui, ancor più spesso è il secondo a modellare le prime. Una società libera è tale perché composta per la stragrande maggioranza da persone che condividono il valore della responsabilità individuale, che non intendono addossare al prossimo i propri problemi e che contano principalmente su se stessi.
 
La letteratura motivazionale, da questo punto di vista, può giocare un importante ruolo educativo del carattere, soprattutto per i giovani, e le istituzioni di una società libera rappresentano l’incarnazione vivente delle virtù morali insegnate in questi libri.  
 
 
(Leoniblog 2013, LDP 2018)

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