BENJAMIN CONSTANT – Principi Di Politica

 38,00

(versione del 1806)

Il primo tentativo ottocentesco di ripensare sistematicamente la teoria liberale

Edizioni: Rubbettino   Anno: 2007   pag. 570

COD: 018-914 Categoria:

Descrizione

Scritti nel 1806, tornati alla luce nel 1961 e pubblicati per la prima volta nel 1980, i Principi di politica di Benjamin Constant (spesso confusi con l’opera apparsa sotto il medesimo titolo nel 1815) rappresentano il primo tentativo di ripensare in modo sistematico la teoria liberale dopo il terremoto rivoluzionario.

Constant è il primo a rendersi conto che, di fronte alla straordinaria accelerazione storica impressa dalla Rivoluzione francese, il pensiero politico settecentesco è improvvisamente ‘invecchiato’: di qui la critica ai ‘grandi’ del secolo passato (Rousseau, ma anche Montesquieu), l’individuazione delle caratteristiche specifiche della libertà moderna, l’ampio spazio riservato alle tematiche economiche e la messa a fuoco di una serie di problematiche (l’eccesso di legificazione e di accentramento, i rischi dell’individualismo privatistico, la necessità di un assetto federale) che apriranno la strada alla riflessione di Tocqueville.

I Principi di politica del 1806 – che con questa edizione appaiono per la prima volta in italiano – rappresentano quindi una tappa decisiva nella storia del pensiero politico: con la loro riscoperta è stato ritrovato, come ha scritto Tzvetan Todorov, l’anello mancante tra lo Spirito delle leggi e il Contratto sociale, da un lato, e la Democrazia in America, dall’altro.

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