JESUS HUERTA DE SOTO – Socialismo, Calcolo Economico e imprenditorialità

 28,00

Edizioni: Solfanelli   Anno: 2012   pag. 440

La teoria della scuola austriaca spiega perfettamente le ragioni per cui ogni forma di socialismo è irrealizzabile e distruttiva

 

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Descrizione

Il crollo dei regimi comunisti nei Paesi dell’Europa dell’Est sembra aver dimostrato, ai più, che la pianificazione economica in una società complessa è qualcosa di praticamente irrealizzabile. Nell’era post-1989, in sintesi, la pubblica opinione è persuasa che non ci sia sviluppo economico senza libero mercato.

Il libro di Jesús Huerta de Soto, pubblicato per la prima volta nel 1991, analizza la conflittualità tra pianificazione e free market da una prospettiva teorica, dimostrando che il crollo delle repubbliche socialiste era inevitabile dal punto di vista teoretico, contrariamente a quanto pronosticato, ancora nel 1989, da economisti come Paul Samuelson.

Huerta de Soto affonda la sua analisi nelle radici del dibattito sul calcolo economico socialista, che ha il suo culmine con il contributo di Ludwig von Mises nel 1920.

Da allora la Scuola Austriaca si oppone a socialisti, comunisti e teorici dell’equilibrio, nel difendere il libero mercato come unico modello di sviluppo concepibile, a causa dell’impossibilità per ogni organo di controllo generale di ottenere l’informazione necessaria ad un calcolo economico razionale, informazione che si genera in modo spontaneo attraverso la libera azione umana imprenditoriale, generatrice a sua volta di un reale meccanismo dei prezzi.

Socialismo, calcolo economico ed imprenditorialità viene presentato per la prima volta al pubblico italiano in un momento cruciale per la teoria economica ma anche per la politica economica. Nella definizione di Huerta de Soto, socialismo è ogni aggressione contro la libera azione umana.

Da questo punto di vista, quindi, i governi occidentali sono da definirsi socialisti a causa del loro interventismo. Interventismo che, secondo gli economisti “austriaci”, è alla base delle fluttuazioni economiche violente che stiamo vivendo e della drammatica crisi dei debiti pubblici.

Ma v’è di più: il “miracolo” cinese sembra di nuovo voler dimostrare che è possibile uno sviluppo capitalistico senza libero mercato. L’analisi dell’economista spagnolo dimostra al lettore, con grande attualità, che tale “miracolo” è solo un abbaglio, destinato a produrre un altissimo costo in termini umani, sociali ed economici.

Jesús Huerta de Soto è Cattedratico di Economia Politica all’Università Rey Juan Carlos di Madrid, ed è considerato uno degli esponenti più rappresentativi della moderna Scuola Austriaca di Economia a livello internazionale.

Ha pubblicato numerosi saggi e articoli di ricerca su tematiche inerenti alla sua specializzazione. Tra gli altri, si ricordano: Money, Bank Credit and Economic Cycles (Ludwig von Mises Institute, 2006, 2009); Socialism, Economic Calculation and Entrepreneurship (Edward Elgar, 2010); The Austrian School: Market Order and Entrepreneurial Creativity (Edward Elgar, 2008, 2010; Edizione italiana: Rubbettino, 2003) e The Theory of Dynamic Efficiency (Routledge, 2008, 2010).

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