Matteo Colaone – Ecologia, identità e federalismo

 19,50

Criticità ambientali, pianificazione del territorio nella visione di Gilberto Oneto

Tramedoro Edizioni, 2019

Descrizione

Gilberto Oneto aveva un libro nel cassetto, uno dei tanti scaturiti da quella instancabile curiosità che gli permetteva di spaziare tra discipline con un’agilità inimitabile. Egli raccoglieva una molteplicità di linguaggi, immagini, colori, simboli: li osservava nei paesaggi, anzi li “rubava”, secondo l’ironica iperbole da lui già utilizzata. Il luogo di lavoro di Gilberto era il paesaggio: inteso come realtà fisica, materiale, viva, mai creazione astratta. La sua opera ecologica è il tentativo di annullare il distacco innaturale tra una comunità umana e il territorio che abita, mettendo a tacere le storte teorie moderniste e iconoclaste propagandate dai “professionisti” dell’amministrazione pubblica e dell’architettura ideologizzata. Questo volume dimostra come Oneto avesse da tempo elaborato tecniche per interpretare le inclinazioni di un territorio e incrociarle con le necessità oggettive di chi lo abita. Da questo esercizio nascono i nuovi strumenti culturali e politici tramite i quali è possibile recuperare e ripianificare i luoghi che viviamo. Ne sgorga una visione che sfida il biancore accecante dei condomini, i cubi senza tetto, le città di cemento e asfalto e ci offre, invece, “case che sembrano case”, pietre, alberi e piazze con bambini che cavalcano draghi e unicorni. Nella documentazione in appendice, si ricostruisce il percorso della “Consulta per il territorio”, itinerario da cui traspare il limpido e rarissimo profilo di un uomo che nulla voleva in cambio se non il progredire di proposte semplici, di buon senso e tutt’oggi ancora urgenti.

 

MATTEO COLAONE è nato nel 1979 a Castellanza (VA). È uno studioso indipendente del territorio dell’Insubria, dove è da tempo impegnato nella tutela e conoscenza del patrimonio storico, ecologico e identitario. Dal 2001 ha licenziato oltre una trentina di saggi sulla rivista varesina Terra Insubre, occupandosi in particolare di corografia, paesaggio ed ecologia. È stato coautore di L’araldica della Regione Lombardia (Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia, 2006) e de Il bosco della Moronera (Domà Nunch, 2009). Per il paese in cui è vissuto per più di trent’anni, ha realizzato la raccolta Carbonate in cartolina (2012-14) e Archivio dei nomi di luogo del territorio di Carbonate (2015). Nella sua produzione editoriale si trovano monografi e dedicate a peculiari temi territoriali, spesso accompagnate da un caratteristico contributo iconografi co: Il Seprio: i luoghi, la storia e il mistero di una regione nascosta (Menaresta, 2011), Paesi scomparsi d’Insubria. Wüstungen medievali tra Milano, Adda e Ticino (Ritter, 2017).

 

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