ROBERT CONQUEST – Raccolto Di Dolore

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Collettivizzazione sovietica e carestia terroristica

Il libro che ha smascherato i crimini di Stalin in Ucraina

Edizioni: Rizzoli Anno: 2023   pag. 537

COD: 018-279 Categoria:

Descrizione

“Quando Conquest cominciò le ricerche per il libro alla fine degli anni Settanta del secolo scorso, molta documentazione oggi conosciuta non era accessibile, eppure egli comprese il nesso tra la questione contadina e quella nazionale” (dalla prefazione di Marco Clementi). Pubblicato per la prima volta nel 1986, “Raccolto di dolore” è stato il primo libro a parlare in maniera esplicita di grande carestia organizzata, rompendo così la congiura del silenzio e costringendo il mondo accademico e l’opinione pubblica in generale a fare i conti con il più colossale e impressionante occultamento della storia contemporanea. Su incarico dell’Università di Harvard, Conquest realizza il primo, e per molti anni unico, completo resoconto storico di una delle più drammatiche e devastanti serie di eventi del mondo moderno: l’atroce moria per fame che tra il 1932 e il 1933 uccise in Ucraina milioni di persone. Dopo la sua pubblicazione, il libro è stato criticato in più occasioni dai filosovietici che lo liquidarono come “menzogna controrivoluzionaria” e bollandolo come utile solo a “servire i bisogni politici dell’anticomunismo”; ma è davvero raro, ormai, trovare qualcuno in grado di individuare una seria giustificazione all’operazione di sterminio deliberato voluta da Stalin, o di affermare che il regime che ha perpetrato tale rovina sia stato qualcosa di diverso da un disastro intellettuale, morale, demografico ed economico. E oggi che l’invasione russa dell’Ucraina rimette in discussione l’indipendenza nazionale, questo libro di ricerca, che è anche una storia appassionata, riconferma più che mai il proprio valore. “Il primo e definitivo racconto della carestia genocida di Stalin contro l’Ucraina.” (dalla postfazione di Federigo Argentieri)

1 recensione per ROBERT CONQUEST – Raccolto Di Dolore

  1. Guglielmo Piombini

    La 'Grande carestia' (Holomodor) che, tra il 1932 e il 1933, uccise in Ucraina 6 o 7 milioni di persone, non fu fatalita', ma un'operazione di sterminio deliberato, voluta da Stalin per piegare i contadini alla collettivizzazione.

    La terribile verita' e' stata documentata per la prima volta da Robert Conquest, con questo libro, uscito in America nel 1986.

    L'opera – ora tradotta in Italia – getta luce sulla l'atroce moria per fame, che fu il risultato di un duplice attacco del partito comunista sovietico guidato da Stalin contro la classe contadina dell'intero paese, prima (1929-32) attraverso la ''dekulakizzazione'' e la ''collettivizzazione'', poi con una sorta di ''carestia terroristica'' di stato.

    Con il termine ''dekulakizzazione'' si intese il piano di strappare la terra ai piccoli e piccolissimi proprietari (kulaki), deportando centinaia di migliaia di famiglie nelle regioni artiche, e riducendo gli altri alla semischiavitu' delle imprese collettivizzate.

    Successivamente (1932-33), particolarmente in Ucraina, si imposero quote di ammasso di grano di gran lunga superiori alle possibilita' reali, la requisizione dei generi alimentari, e l'impedimento a qualsiasi aiuto esterno alla popolazione , perfino da altre regioni dell'URSS.

    Il risultato fu che la fame si porto' via un numero di morti, che Conquest stima superiore alle vittime di tutti i paesi coinvolti nella prima guerra mondiale, e che altri storici minimizzano un po' (Stephen G. Wheatcroft negli '80 parlava di 4-5 milioni di morti).

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