Descrizione
È possibile che una democrazia possa rimanere tale se lo Stato diventa pervasivo al punto da soffocare le libertà individuali? È giusto che i cittadini abbiano voce in capitolo sul livello di Spesa Pubblica? Una tassazione che cresce senza limite per finanziare una spesa non esplicitamente approvata, non è in qualche modo illegittima? C’è un modo per invertire la deriva statalista in atto nel nostro paese, che sta avvenendo con la complicità di tutte le forze politiche? Sono queste alcune delle domande che si pone l’autore, che partendo dalla ricerca di una strategia liberale per proteggere la libertà, sviluppa una vera e propria teoria per evitare che una democrazia si trasformi in una dittatura della maggioranza.
La Teoria della Forza Guardiana individua una possibile soluzione per limitare il perimetro di azione dei partiti tradizionali e la degenerazione dello Stato. La Forza Guardiana è l’unica forza cui possono riferirsi con coerenza sia liberali, sia chi liberale non è, ma trova in tale forza e nel suo unico obiettivo, magari temporaneamente, un minimo comune denominatore condivisibile.
La Forza Guardiana non è solo un nuovo attore del gioco democratico, ma è un elemento strutturale e fondante del gioco stesso, in quanto si affianca e dà vigore alla Costituzione come strumento per limitare la deriva autoritaria di uno Stato; deriva che, indipendentemente dal colore politico, è sempre di tipo statalista. La Forza Guardiana diventa così la forza che vuole salvare la democrazia da se stessa.
Aurelio Mustacciuoli, laureato in ingegneria meccanica, ha conseguito un MBA all’università Bocconi. Manager e imprenditore del settore Fintech. Studioso di filosofia politica e della Scuola Austriaca di economia, si occupa in particolare del pensiero libertario. Artista per passione.
Indice del libro
Presentazione, di Guglielmo Piombini | 7 |
1. Introduzione | 13 |
2. La leggenda del liberismo italiano | 17 |
3. Liberali, unitevi | 31 |
4. Tutti i partiti italiani sono statalisti | 43 |
5. Le derive illiberali della democrazia | 55 |
6. La ricerca di una strategia liberale per l’Italia | 71 |
7. Una teoria per salvare la democrazia da se stessa | 83 |
8. La Forza Guardiana: un partito che non è un partito | 101 |
9. Una strategia Lib+ per il cambiamento sociale in Italia | 109 |
10. Conclusioni: i cinque teoremi della Forza Guardiana | 143 |
Appendice | 149 |
I. La fallacia del bene comune in tre passi | 151 |
II. Quello che non si vede | 157 |
III. Deficit e Debiti statali | 161 |
IV. Risparmio e moneta. Una solida teoria del capitale. | 167 |
V. Inflazione | 179 |
Bibliografia | 185 |
Alessio Piana –
Con “La Teoria della Forza Guardiana” Aurelio Mustacciuoli individua una possibile soluzione per rafforzare la nostra democrazia limitando la degenerazione dello Stato e la sua deriva autoritaria. La Forza Guardiana si configura come un movimento politico allargato che si rivolge a tutti i cittadini, libertari, liberali e anche non liberali, con l’obiettivo di dar loro la possibilità di esprimersi sul livello della spesa pubblica e quindi anche del prelievo fiscale, giunto a livelli insostenibili. L’autore propone anche una riforma costituzionale che tuteli maggiormente i “diritti negativi” e la proprietà privata, e riconosca inoltre il diritto di secessione. Paradossalmente l’effetto potrebbe essere quello di rafforzare l’unità nazionale e la democrazia stessa perché i governanti saranno spinti a realizzare politiche più liberali: concedere più libertà personali ed economiche, abbassare le tasse, semplificare la burocrazia, rilanciare l’economia di mercato.
Alla Forza Guardiana verrà affiancata anche l’attività editoriale Lib+ per diffondere la consapevolezza delle idee liberali.
L’appendice finale del libro è anche un piccolo ma prezioso manuale di economia: illustra con notevole efficacia i principi fondamentali della Scuola Austriaca di economia.
Adalberto Ravazzani –
Ci sono libri che scrivono la storia dell’uomo e della libertà. Ci sono opere che parlano al cuore delle persone, le prendono a braccetto e le conducono nella fonte del Lete, affinché gli individui si liberino dalle ombre dell’ignoranza. L’inchiostro calcato sulle pagine, come una rapsodia vibrante e coinvolgente, deve essere in grado di scalfire le bugie e le menzogne. Bisogna difendere la verità. La verità, disse Orwell, è un gesto rivoluzionario. “La Teoria Della Forza Guardiana” (193 pagine, Tramedoro Edizioni) di Aurelio Mustacciuoli non fa eccezione alle caratteristiche sopraelencate. L’autore è un ingegnere, direttore del sito web Libplus.it, un imprenditore del settore fintech, un autentico liberale e uno dei massimi studiosi della Scuola Economica Austriaca. Matematica, logica, cultura, apologia della libertà e coerenza sono gli elementi specifici che contraddistinguono la personalità di Mustacciuoli. Le pagine del libro (accompagnate da una bellissima introduzione di Guglielmo Piombini), entusiasmanti, valide, impeccabili e dense di significato, collocano l’opera dello studioso all’interno dei grandi classici del pensiero liberale e libertario, accanto a Smith, ad Hayek, a Von Mises e a Rothbard. In un paese totalmente illiberale e collettivista come l’Italia- in cui si preferisce dare colpa dei fallimenti a un neoliberismo che non è mai esistito- l’autore ha lasciato il segno, fornendo al lettore l’alternativa al decadimento sociale e culturale della penisola. La Teoria Della Forza Guardiana è il mezzo che può permettere una rivoluzione culturale, capace di imporsi come guida, come modello, come autentica alternativa allo statalismo imperterrito. In questo impianto teorico, noi avvertiamo l’eco della magnifica tradizione liberista, l’impronta del “Guardiano Notturno” già preconizzato da John Locke, padre del liberalismo e apologeta della libertà. Nello scorrere delle pagine, con coraggio e lungimiranza, attraverso i filtri analitici della Scuola Austriaca, Mustacciuoli ha voluto lanciare quell’urlo di speranza; egli si è diretto in quei sentieri che non sono stati battuti prima d’ora da nessuno per costruire e teorizzare con una spiccata originalità (proprio come gli ingegneri) quelle fondamenta e quel terreno comune in grado di garantire unità sia per coloro che sono liberali, sia per coloro che appoggiano teorie autenticamente più estreme . La teoria ha lasciato spazio alla pragmatica, la teoresi è stata interiorizzata dalla prassi. La Teoria Della Forza Guardiana non è un condensato acritico di nozioni, luoghi comuni noiosi e privi di senso. Tutt’altro. Questa Teoria innovativa rispetto al sistema statalista, vuole dare voce ai cittadini e stravolgere i tradizionali modelli di comunicazione. L’abbassamento della spesa pubblica, la tutela dei tax payers, ovvero gli sfruttati dal parassitismo dilagante, e la libertà stessa, possono essere difesi dai liberali attraverso la partecipazione alle elezioni e all’utilizzo di un linguaggio “popolare” per attirare l’elettorato. Il populismo, lungi da ogni moralismo- è una strategia verbale utilizzata da Javier Milei in Argentina, con importanti risultati, per distruggere le corporazioni dell’Establishment e porsi come autentico spiraglio di luce, laddove dominano le “tenebre” del “progressismo”. L’impostazione culturale della Forza Guardiana, unita alla coerenza delle sue argomentazioni, permetterà alle forze liberali di difendere ad ogni costo il Diritto Naturale dalle fallacie delle teorie illiberali, e tutelerà la proprietà privata, la vita, il laissez faire, la libertà e l’individualismo metodologico, accanto al progetto per una Nuova Costituente. Un plauso all’autore per questa pubblicazione e per il coraggio con cui porta avanti dei nobili ideali, scolpiti eternamente nel Monte Rushmore della Civiltà.
(Il Corriere Pavese, 28 gennaio 2021)