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BATTAGLIA, FRANCO – Elettrosmog: Un’Emergenza Creata Ad Arte

 10,32

Presentazione di Umberto Veronesi

Perchè l’elettrosmog èun’invenzione

Edizioni: Leonardo Facco Editore   Anno: 2002   pag. 132

Esaurito

COD: 018-196 Categoria:

Descrizione

 

“Questo è un libro che mai avrebbe dovuto essere scritto. Almeno in un paese normale, visto che l’elltrosmog non esiste. Non lo dico io: non esiste alcuna istituzione scientifica che sia ufficialmente riconosciuta, scientificamente accreditata e non coinvolta con eventuali interessi (economici e/o politici) in gioco col problema in questione e che sostenga il contrario. Gli interessi economici in gioco sono troppo consistenti e non è da sottovalutare il rischio che qualche amministratore poco responsabile preferisca ascoltare quegli interessi anzichè le istituzioni scientifiche”

1 recensione per BATTAGLIA, FRANCO – Elettrosmog: Un’Emergenza Creata Ad Arte

  1. Libreria del Ponte

    Recensione di Carlo Stagnaro

    Certa gente sarebbe disposta a tutto, per il nostro bene. Perfino a mettere le mani nel nostro portafoglio, prelevare quel che c’è e spenderlo nel modo più efficace per difendere la nostra salute. Per esempio, dalla terribile minaccia dei volt su metro e dei microtesla. Non è una nuova invasione degli ultracorpi: sono le unità di misura dell’intensità, rispettivamente, del campo elettrico e del campo magnetico. In una parola, del famigerato elettrosmog.

    Brandito come un’ascia bipenne dagli ambientalisti, esso, in due parole due, “non esiste”. Questa, spiega Franco Battaglia nella sua ultima fatica, Elettrosmog: un’emergenza creata ad arte, non è l’opinione di qualche leccapiedi prezzolato. L’intera comunità scientifica la pensa così. “Non esiste alcuna istituzione scientifica che sia a) ufficialmente riconosciuta, b) scientificamente accreditata, c) non coinvolta con eventuali interessi (economici e/o politici) in gioco col problema in questione e che sostenga il contrario”.

    Anzi, sia l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro che l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno detto a chiare lettere che, a oggi, non è stata individuata alcuna correlazione tra l’esposizione a campi elettromagnetici e ogni tipo di malattia. Esiste il mero sospetto di un legame, peraltro debolissimo, con la leucemia infantile: che potrebbe essere responsabile, in Italia, di un solo caso all’anno. La spesa da affrontare per evitare una morte statistica è talmente gigantesca che, con la stessa cifra, si potrebbero salvare molte vite reali. In sostanza, si deve interrompere “l’attuale sperpero di denaro pubblico devoluto a quei risanamenti di impianti voluti per la protezione da un inesistente pericolo”, come ha scritto Umberto Tirelli al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in una lettera riportata in conclusione del volume.

    In realtà, parafrasando l’antico detto, mentre l’ambientalista indica un traliccio bisognerebbe concentrarsi sul dito. Si noterebbe così un intricato groviglio di affermazioni mai dimostrate, interessi economici particolari (come il grasso business del monitoraggio dei campi elettromagnetici o dell’interramento dei cavi) e obiettivi politici – cioè imposizione di regole, aumenti delle tasse e conquista del potere fine a se stesso. Le mani pulite dei verdi, insomma, trasudano egoismo e sono lerce di cattive intenzioni mascherate da buoni propositi.

    E’ tipica strategia degli ecologisti, infatti, alimentare paure quasi millenaristiche e presentarsi come uomini della Provvidenza, pronti a risolvere ogni problema. La ricetta che forniscono, va da sé, è statalista e non di rado è una vera e propria opera di restyling del marxismo più becero. “I milioni di casi di malaria nel mondo, alcune epidemie di colera, il diffondersi del morbo della mucca pazza, i disastri sanitari e ambientali dall’uso massiccio di petrolio, carbone e gas naturale quali fonti energetiche, i guai causati dai capricci del clima, l’enorme sperpero di denaro per proteggersi da un inesistente inquinamento radioattivo: ecco i disastri causati dalle associazioni ambientaliste”, accusa Battaglia. Si può ben dire, allora, che la cura verde sia di regola peggiore del male, ammesso e non concesso che un male vi sia.

    “Gli scienziati responsabili – scrive Umberto Veronesi nella presentazione al libro – cercano un’etica matura, capace di resistere alle emozioni d’attacco e di guardare alla dolorosa malattia che si chiama tumore con gli strumenti della ragione, della scienza, dell’intelligenza e dell’amore”. Il sensazionalismo, le paure irrazionali, il catastrofismo danneggiano la scienza e, alterando la percezione dei problemi, trasformandoli in “drammi”, nuocciono alla società tutta.

    Elettrosmog: un’emergenza creata ad arte (che inaugura per la Leonardo Facco Editore la nuova collana “Libera scienza”) è dunque un libro prezioso, importante per capire meglio realtà e miti del mondo che ci circonda. Si tratta in verità di una raccolta di articoli (molti dei quali pubblicati originariamente su Il Giornale), una cronaca del tentativo di Battaglia di parlare ai sordi: cioè di cercare un dialogo con gli ecologisti. Il fatto poi che questi ultimi si siano mostrati un avversario poco cortese o addirittura villano, è segno della loro cattiva coscienza ed è una ragione in più per leggere questo documentato libro, informarsi e non lasciarsi mai prendere dal panico – facendo così il gioco sporco di chi dipinge di verde la propria animaccia nera.

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