Descrizione
Il volume raccoglie gli scritti dei due maggiori esponenti del liberalismo italiano in merito al famoso dibattito sulla concezione liberale della libertà. Per il filosofo napoletano la libertà è un concetto etico e filosofico, di natura spirituale, privo di connessioni necessarie con la libertà meramente economica, che riguarda le meno elevate attività pratiche miranti all’utile. Secondo questo punto di vista, a seconda delle circostanze una società liberale può adottare o meno le ricette liberiste. Per l’economista piemontese, al contrario, non è nemmeno concepibile l’idea che si possa accrescere la libertà degli individui con misure che riducano la libertà d’iniziativa economica. Einaudi ricorda a Croce che anche nella libertà economica vi sono principi e virtù morali: il coraggio d’intraprendere, la voglia di un meritato successo, l’assunzione di responsabilità, la necessità di riconoscere il merito là dove si manifesta.
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