BRUNO RIZZI – LA ROVINA ANTICA E L’ETA’ FEUDALE

 34,00

Mimesis – 2018, Pagine 662

Come lo statalismo burocratico portò alla rovina l’impero romano

 

Descrizione

Sulla scorta del metodo d’indagine e della peculiare angolatura teorica che il geniale Bruno Rizzi ha dato alla sua ricerca storica, egli procede in queste pagine al vaglio meticoloso delle ragioni che hanno determinato la rovina antica e l’età feudale, retrodatando di quasi sei secoli l’avvento del Feudalesimo rispetto alla vulgata della storiografia ufficiale.

Ne emerge un quadro originale e affascinante quasi inesplorato finora, che l’autore scandaglia in tutte le sue pieghe fino a portare alla luce gli elementi costitutivi del divenire storico-sociale.

È un affresco a tinte molto vive quello che ci viene restituito in queste pagine e che, oltretutto, ha il grande merito di guidare il lettore in una trama di relazioni e legami in cui è sempre più immerso anche il mondo attuale.

Per tale motivo, come ha osservato Guy Debord riferendosi al contributo fornito da Rizzi alla comprensione della società odierna, ci troviamo al cospetto del «libro più sconosciuto del secolo, e si tratta appunto del libro che ha risolto uno dei principali problemi in cui questo secolo si è imbattuto».

Con tale spirito consegniamo “La rovina antica e l’età feudale” al lettore d’oggi, nell’auspicio che possa utilizzarlo come bussola per orientarsi in un’epoca tra le più oscure e complesse dell’intera vicenda umana.

Perché «il vento – ammoniva Seneca -non soffia mai dalla parte giusta per chi non sa dove andare»

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