COLOMBATTO E – Mingardi A – Il Coraggio Della Liberta’

 30,00

Saggi in onore di Sergio Ricossa

Corposa antologia con saggi, tra gli altri, di Block, Salin, Hoppe, Radnitzky, Lottieri, Szasz

Edizioni: Rubbettino   Anno: 2002   pag. 580

 

COD: 018-137 Categoria:

1 recensione per COLOMBATTO E – Mingardi A – Il Coraggio Della Liberta’

  1. Libreria del Ponte

    Recensione di Carlo Lottieri

    Durante gli ultimi cinquant’anni, la maggioranza degli economisti italiani non si è certo distinta per il coraggio mostrato nello sfidare l’impopolarità ed i luoghi comuni: ed è forse anche per questo che ben pochi tra di loro sono ancora oggi ricordati. Il tempo, in fin dei conti, spesso è galantuomo.

    Per il medesimo motivo non è sorprendente che sia sempre più folta la schiera di quanti guardano a Sergio Ricossa come ad un maestro: non solo ad un economista originale ed ad un raffinato elzevirista, ma soprattutto ad un coraggioso distruttore delle mitologie parascientifiche ed ad uno dei più implacabili fustigatori del malcostume politico che tanti danni ha arrecato all’Italia (anche con la complicità di tanti intellettuali al soldo dei partiti).

    Il corposo volume recentemente curato da Enrico Colombatto ed Alberto Mingardi in onore di Ricossa, nell’occasione del suo addio all’insegnamento universitario, è in tal senso un documento fuori dal comune, poiché attorno al professore torinese si sono stretti allievi e colleghi appartenenti a molte differenti discipline. Il risultato è un libro che aiuta ad accostare il liberalismo contemporaneo in tutte le sue diverse sfaccettature e fa comprendere quanto i ‘ricossiani’ del mondo siano oggi numerosi, creativi e spregiudicati.

    Tra gli autori antologizzati figurano Walter Block, Pascal Salin, Hans-Hermann Hoppe, Gerard Radnitzky, Thomas Szasz ed altri studiosi ben noti ai lettori di cose liberali, oltre ovviamente a molti amici italiani del professore torinese. C’è quindi un po’ di Piemonte, molta Italia e tantissima America in questo omaggio ad un intellettuale destinato ad essere sempre un poco ‘straniero in patria’, ma certo a casa propria in ogni circolo di pensatori ed economisti innamorati della libertà. Tanto al di qua e che al di là dell’Atlantico.

    In particolare, un elemento pare unire i differenti saggi raccolti in volume: ed è l’idea che non ci può essere alcuna autonomia individuale senza la concorrenza assicurata dal mercato. Ogni autore lo dice in modo diverso e focalizzando l’attenzione su questioni anche molto eterogenee, ma quello che emerge da questo volume è certo un liberalismo ancorato ai principi della proprietà e dello scambio.

    Lo stesso Ricossa, d’altra parte, ha testimoniato tale irresistibile riemersione del liberalismo di mercato quando nel corso degli ultimi anni non si è più accontentato di dirsi ‘liberale’ o ‘liberista’, ma ha voluto definirsi ‘libertario’, tanto da proporre una concorrenza a 360 gradi che metta in discussione lo Stato e l’idea stessa di ‘bene pubblico’. E si tratta di un estremismo liberale che, come mostra questo bel libro, sta diventando moneta corrente in varie parti del mondo.

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