DENIS DE ROUGEMONT – I misfatti dell’istruzione pubblica

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Introduzione di Alberto Mingardi

Una denuncia del carattere disumano della scuola pubblica, che spegna la creatività  e si propone di intruppare i ragazzi

Edizioni: Rubbettino-Facco   Anno: 2005   pag. 103

COD: 018-487 Categoria:

Descrizione

Intellettuale tra i più vivaci del ventesimo secolo, Denis de Rougemont è noto soprattutto per i suoi scritti sulle radici culturali della civiltà europea – a partire da L’amore e l’Occidente – e per la sua lunga battaglia a favore dei principi federalisti.

In questo pamphlet giovanile (fu scritto nel 1929), egli denuncia il carattere disumano della scuola pubblica, che spegne la creatività e si propone deliberatamente di intruppare i ragazzi, addomesticare le coscienze, spegnere ogni aspirazione all’autonomia e fare di ogni studente un docile cittadino delle moderne democrazie di massa.

Come sottolineano don Bruno Bordignogn e Alberto Mingardi nei testi introduttivi, a quasi ottant’anni di distanza l’accesa invettiva dello scrittore svizzero mantiene intatta la sua forza persuasiva e invita ognuno di noi ad impegnarsi per una scuola liberata dalla tutela statale e riconsegnata alla società civile e alla pluralità delle sue culture.

Denis de Rougemont, nato a Neuchâtel nel 1906 e morto a Ginevra nel 1985, è stato uno tra i maggiori protagonisti del movimento personalista (egli pubblica, nel 1934, Politique de la personne), ma s’impone definitivamente all’attenzione quando nel 1939 dà alle stampe L’Amour et l’Occident, che diventa uno tra i libri più discussi di quegli anni. All’indomani della seconda guerra mondiale, è interprete di un federalismo molto radicato nella tradizione ‘elvetica’, orientato a valorizzare il pluralismo e le autonomie regionali.

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