Descrizione
La storia non raccontata, negata, del Pci rappresenta, forse, uno dei “buchi neri” più grandi e importanti della vicenda politica del nostro Paese dal dopoguerra ad oggi; una storia che non è stata semplicemente la storia di un partito, ma un pezzo della storia. Troppe volte, coloro che si sono incaricati di descrivere questa storia, hanno voluto mettere in risalto solo le luci, presentando cos’ una visione parziale di quelle vicende. Compito di questo libro, al contrario, è quello di far risaltare le ombre, presentando l’intera vicenda del Partito comunista italiano nella sua interezza.
Dalla guerra civile ai preparativi per il colpo di Stato; dal rapporto con i cattolici all’eliminazione dell’antifascismo anticomunista; dall’esercito clandestino al legame con l’Unione sovietica; dall’improbabile “strappo” berlingueriano al dossier Mitrokhin fino alle attività di spionaggio del Kgb in Italia, questo libro è al tempo stesso un’ipotesi di lavoro e un invito. L’ipotesi di lavoro – corroborata da riscontri, documenti e testimonianze raccolte dall’interno e all’esterno del Pci – è che l’intera vicenda del partito di Togliatti sia tenuta da un unico filo che si riannoda nel quadro di una strategia che non scartò mai l’ipotesi violenta e autoritaria. L’invito è agli storici di professione, affinché accendano i fari della ricerca per illuminare non solo gli angoli oscuri, ma intere stanze rimaste al buio della memoria. Per chiudere definitivamente la stagione dell’interminabile dopoguerra italiano e riannodare, così, i fili della memoria spezzata.
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