Descrizione
Esce in Italia la ‘Trilogia della Borghesia’, l’opera monumentale di Deirdre Nansen McCloskey, una delle massime teoriche del libero mercato, professoressa emerita di Economia e Storia presso l’Università dell’Illinois a Chicago.
In libreria dal 15 aprile 2025 per Silvio Berlusconi Editore, i tre volumi – ‘Le virtù borghesi. Etica per l’età del commercio’, ‘Dignità Borghese. Perché l’economia non può spiegare il mondo moderno’, ‘Eguaglianza borghese. Come le idee, non il capitale o le istituzioni, hanno arricchito il mondo’- mettono a fuoco idee, cultura e comportamenti della classe borghese e accompagnano il lettore verso una nuova definizione del concetto di borghesia.
Formatasi ad Harvard negli anni Sessanta come economista, McCloskey ha scritto venticinque libri e circa cinquecento articoli accademici e divulgativi su teoria economica, storia economica, filosofia, retorica, statistica, femminismo, etica, diritto e liberalismo.
Per un secolo e mezzo, la borghesia è stata disprezzata da élite e intellettuali: i valori borghesi e il capitalismo sono stati inquadrati, infatti, come responsabili della povertà economica fino a quella morale, dalle guerre mondiali allo spaesamento spirituale.
Ne ‘Le virtù borghesi’ McCloskey dimostra, al contrario, che il capitalismo è un fenomeno positivo dell’epoca moderna e contemporanea, al di là di false interpretazioni dell’analisi storica, filosofica ed economica. Per l’autrice, il concetto di “borghesia” non esclude a priori quello di “virtù”, data la connaturalità tra valori borghesi e comportamenti virtuosi.
McCloskey, in sintesi, riconosce al capitalismo di avere contribuito ad un progresso non solo materiale ma soprattutto etico e valoriale.
Nel libro ‘Dignità borghese’, la studiosa si interroga sulle origini della rivoluzione industriale e dell’ascesa del capitalismo. Secondo McCloskey, le vere cause di tale trasformazione socioeconomica non sono da ricercare nell’ambito di fattori economici, bensì nel cambio di prospettiva assunto dalla retorica dell’epoca: un modo di “raccontare” in positivo tematiche come proprietà privata, commercio e borghesia si è sostituito a quello denigratorio tipico della tradizione.
Sotto un’altra prospettiva sono analizzate le origini della borghesia in ‘Eguaglianza borghese’, libro conclusivo della trilogia. Qui, McCloskey va al fondo delle teorie più diffuse tra i maggiori economisti, che pongono alla base dello sviluppo economico moderno l’accumulo di capitali dal Settecento in poi.
L’autrice dimostra, diversamente, che fu la circolazione di idee come quelle delle pari dignità e libertà a stravolgere un assetto secolare delle gerarchie al potere, favorendo la crescita dell’economia moderna. I nuovi valori hanno collocato sullo stesso piano delle virtù il desiderio di migliorare, attraverso il commercio, le proprie condizioni di vita. Un mutamento culturale così radicale ha permesso la trasformazione socio-economica contemporanea.
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