Descrizione
Nell’esaminare i presupposti e le varie configurazioni possibili di una società liberale, Epstein accompagna il suo iter argomentativo con una ricca documentazione giurisprudenziale di casi che hanno marcato gli orientamenti etici e politici su temi fondamentali: diritti di proprietà, controllo dei prezzi, famiglia, tutela delle minoranze, salute, sicurezza dei prodotti, inquinamento…, dai quali si misura il discrimine tra una visione statalistico-coercitiva e quella liberale-contrattualistica della vita associata.
Da questi confronti l’Autore, proprio tenendo conto del necessario scetticismo sulla razionalità delle scelte individuali e su ogni assunto filosofico a priori, trae conferma che una società sarà più prospera, più giusta, più felice, quanto più estese saranno le aree affidate alla libera contrattazione fra individui, e quanto minore sarà l’intrusione dello Stato negli affari dei cittadini.
Richard A. Epstein (New York 1943)
È uno dei maggiori studiosi del rapporto tra diritto ed economia e degli effetti che l’eccesso di regolamentazione legislativa e la restrizione dell’autonomia negoziale dei privati determinano nella vita dell’individuo e della comunità.
È docente di diritto alla New York University School of Law e alla University of Chicago Law School, e Adjunct Scholar del Cato Institute.
Tra le sue numerose opere ricordiamo: Bargaining with the State (1993); Simple Rules for a Complex World (1995), in corso di pubblicazione presso Liberilibri; Overdose: How Excessive Government Regulation Stifles Pharmaceutical Innovation(2006); How Progressives Rewrote the Constitution (2006).
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