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HANS-HERMANN HOPPE – Scienza economica e metodo austriaco

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Libreria San Giorgio – 2014, Pagine 116

L’unico metodo corretto dell’economia è quello deduttivo della scuola austriaca

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COD: 018-1416 Categoria:

Descrizione

Uno dei libri più importanti del filosofo ed economista libertario, che traccia, attraverso il pensiero di Ludwig Von Mises, la fondamentale differenza metodologica, tra la Scuola Austriaca e tutte le altre scuole economiche, nell’approccio alla Scienza Economica; differenza costruita attorno al concetto di azione, pilastro di tutta la prasseologia misesiana.

Lo studioso tedesco, allievo di Murray N. Rothbard, affronta in questo breve testo il problema del corretto metodo da utilizzare nello studio dell’economia. Il tema trattato richiede un certo impegno di lettura, che però è reso più facile dall’eccellente lavoro di traduzione svolto da Luigi Pirri e dalla bella presentazione di Piero Vernaglione.

Hoppe difende il metodo aprioristico e deduttivo della Scuola Austriaca dell’Economia, che Ludwig von Mises chiama “prasseologia”, cioè logica dell’azione umana. Secondo gli economisti austriaci, infatti, il metodo induttivo e sperimentale proprio delle scienze fisiche non può essere esteso alle scienze umane, perché gli uomini non sono oggetti inanimati che rispondono in maniera sempre uguale agli eventi esterni, ma essere pensanti che agiscono liberamente.

Non è possibile trattare la società come un grande laboratorio in cui si fanno esperimenti controllati isolando alcune variabili. L’adozione del metodo induttivo sperimentale non porta da nessuna parte; potrebbe anzi condurre a conclusioni fuorvianti. Alcuni economisti seguaci del metodo positivista, ad esempio, sono arrivati ad affermare, sulla base di statistiche più o meno incomplete e male interpretate, che l’aumento del salario minimo legale può far aumentare, e non diminuire, l’occupazione; o che la tassazione di un bene può far crescere la sua domanda. Contro queste aberrazioni Hoppe ricorda che solo il metodo a priori della prasseologia, che parte da assiomi autoevidenti e procede per logiche deduzioni, può offrirci delle conoscenze certe dell’economia, come la legge della domanda e dell’offerta, la legge dell’utilità marginale decrescente, la legge dei vantaggi comparati nel commercio internazionale e così via.

(Traduzione di Luigi Pirri, prefazione di Piero Vernaglione)

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