JAMES C. SCOTT – LE ORIGINI DELLA CIVILTÁ

 28,00

UNA CONTROSTORIA
Einaudi – 2018, Pagine 260

Perché la nascita dei primi stati ha peggiorato le condizioni di vita dell’umanità

 

Descrizione

In questa affascinante ricostruzione storica della nascita dei primi stati antichi il professor James C. Scott offre una teoria alternativa sull’origine della civiltà basandosi sulle recenti prove archeologiche e storiche.

Queste testimonianze, infatti, mettono in discussione la narrazione standard secondo cui, dopo millenni di nomadismo, l’avvento dell’agricoltura stanziale permise finalmente agli esseri umani di formare villaggi, città e stati, rendendo così possibile la civiltà, la legge e l’ordine pubblico.

Scott fa notare che la vita sedentaria basata sull’agricoltura e l’allevamento sorse migliaia di anni prima della nascita dei primi stati; e che la vita degli contadini, caratterizzata dalla fatica, da una dieta povera di carni, dalle epidemie e da pesanti obblighi fiscali verso lo stato, era più dura di quella dei “barbari” che vivevano fuori dalla “civiltà”, come dimostrato dai continui tentativi di fuga in cerca di una vita più libera presso i popoli nomadi, duramente repressi dalle autorità.

La Grande Muraglia cinese, ad esempio, aveva più lo scopo di trattenere i contribuenti dentro i confini dell’impero, che quello di proteggerli dai pericoli esterni.

Ecco perché, per moltissimo tempo, la grande maggioranza degli esseri umani evitò l’agricoltura stanziale, facilmente tassabile e controllabile dal potere politico, per sfruttare i vantaggi della sussistenza mobile.

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “JAMES C. SCOTT – LE ORIGINI DELLA CIVILTÁ”