Descrizione
Prefazione di Alberto Mingardi e Carlo Stagnaro
Il dibattito sul riscaldamento globale è oggi più acceso che mai. Sulle due sponde dell’Atlantico la discussione si sta trasformando in una sfida alle istituzioni della libertà d’impresa: sono compatibili, misure volte alla riduzione coatta delle emissioni, con i principi della libertà di mercato? E, se non lo sono, dove finisce l’ambiente e dove comincia l’ideologia?
In questo saggio sferzante e iconoclasta, il Presidente della Repubblica Ceca Vaclav Klaus sostiene che le politiche proposte per affrontare il problema del global warming non sono giustificate dalle conoscenze scientifiche di cui disponiamo e, anzi, rappresentano una grave minaccia alla libertà e alla prosperità di tutto il mondo.
Secondo Klaus, il movimento ambientalista si è trasformato in un’ideologia che mira a limitare a ogni costo qualsiasi attività umana, perseguendo l’utopia di un mondo perfettamente “naturale”.
La presunta minaccia posta dalla civiltà ad una fragile Terra è diventata un articolo di fede, specialmente nell’ambito dell’attivismo ecologista. «La minaccia più grave alla libertà, alla democrazia, all’economia di mercato e alla prosperità tra la fine del Ventesimo secolo e il principio del Ventunesimo non è più il socialismo – scrive Klaus – bensì l’ideologia ambiziosa, arrogante e senza scrupoli dell’ambientalismo».
Vaclav Klaus è attualmente Presidente della Repubblica Ceca. La sua carriera politica ha avuto inizio nel 1989, quando assunse l’incarico di Ministro delle Finanze del suo paese. Nel 1991 divenne Vicepresidente della Cecoslovacchia. In quello stesso anno fu tra i fondatori del Partito Civico Democratico. Primo ministro fra il 1992 e il 1997, Presidente della Camera dal 1998 al 2002, è Presidente della Repubblica dal 2003. Economista noto in tutto il mondo, ha conseguito il suo dottorato presso l’Istituto di Economia dell’Accademia Ceca delle Scienze.
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