Descrizione
Questo libro, dal titolo intenzionalmente allusivo al marxiano Manifesto dei Comunisti, propone un’analisi del tutto nuova della sto-da politica euroamericana del nostro secolo, approdando all’individuazione del vizio strutturale che ha sempre minato le promesse della sinistra «storica».
E un’analisi che, come fa anche il frontespizio del volume, indica in Franz Kafka il profeta della vera «questione sociale» della nostra epoca e finisce per «mettere Marx a testa in giù».
Ma è anche un’analisi che si cala nel vivo dell’attualità politica, dimostrando (dati alla mano) che la cosiddetta «svolta a destra» dell’Occidente avanzato è stata in realtà una spinta liberale intercettata e distorta in senso reazionario, quasi dovunque, dai partiti conservatori e segnalando i caratteri atipici e intriganti che questa svolta ha assunto in Italia.
Insomma, questo Manifesto dei Liberisti vuole denunciare la tragica altalena che, nel nostro secolo, ha rimbalzato la cultura e le masse tra un progressismo malato di statalismo e un liberismo malato di conformismo.
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