Richard Pipes – Proprietà e Libertà

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La proprietà  privata come fondamento storico della libertà  e del benessere

Edizioni: IBL Anno: 2021   pag. 440

COD: 018-883 Categoria:

Descrizione

Perché la storia della Russia è caratterizzata dalla presenza di governi dispotici, fino a giungere al socialismo reale? E per quale motivo, invece, proprio in Inghilterra sono nate per la prima volta istituzioni rispettose della libertà individuale? Per Richard Pipes, per rispondere a queste domande occorre prendere in considerazione la forma e la storia della proprietà privata. I diritti di proprietà sono stati l’argine più saldo per limitare il potere dello Stato e consentire alle istituzioni liberali di evolvere e prosperare nel mondo occidentale. Per questo motivo, in un Paese come l’Inghilterra i diritti di proprietà e il governo parlamentare sono progrediti di pari passo, mentre in Russia le restrizioni alla proprietà hanno garantito per centinaia di anni il mantenimento di regimi autoritari. Dopo aver ricostruito la storia della proprietà e dimostrato sulla base degli esempi contrastanti di questi due Paesi quanto sia stretta la correlazione tra proprietà e libertà, Pipes analizza gli sviluppi del ventesimo secolo, nel quale i governi – in nome della giustizia sociale e del “bene comune” – hanno abolito o calpestato i diritti di proprietà.

L’AUTORE

RICHARD PIPES, professore emerito di Storia presso il Baird Research Center della Harvard University, è autore di numerosi libri e saggi, tra i quali A Concise History of the Russian Revolution e Il regime bolscevico: dal terrore rosso alla morte di Lenin. Negli anni 1981-1982 è stato consulente per gli affari sovietici e l’Est europeo presso il National Security Council del presidente Reagan. Ha ricevuto due volte la Guggenheim Fellowship. Vive tra Cambridge, in Massachusetts, e Chesham, nel New Hampshire.

1 recensione per Richard Pipes – Proprietà e Libertà

  1. Francesco Perfetti

    L’opera di Pipes, scritta con il piglio dello storico di razza, si inserisce a pieno titolo nel Pantheon della cultura liberale. Appartiene a quel filone d studi che denunciano ogni forma di statalismo e di intervento statale in economia, ogni tentativo di imboccare, come recita il titolo di un celebre saggio di Friedrich von Hajeck, “la strada verso la schiavitù”.»

    Francesco Perfetti, «Libero», 16 ottobre 2008 

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