ROSSI, N. (CUR.) – Sudditi

 20,00

Un programma per i prossimi 50 anni

Perchè gli italiani sono ancora “sudditi” di uno Stato autoritario e invadente

Edizioni: IBL   Anno: 2012   pag. 264

COD: 018-1209 Categoria:

Descrizione

 

Spentisi gli echi delle celebrazioni del Centocinquantenario dell’Unità d’Italia, è arrivato il momento di domandarsi quale potrebbe essere l’agenda di questo nostro paese nei prossimi cinquant’anni.
Che cosa, in altre parole, vorremmo poter festeggiare alla scadenza del prossimo Giubileo di storia unitaria? Il primo punto nell’agenda riguarda il rapporto fra Stato e Cittadino.
È qui lo spread più preoccupante fra l’Italia e i suoi principali partner occidentali ed è questo il filo conduttore del libro, forte dei contributi di Silvio Boccalatte, Luigi Ceffalo, Natale D’Amico, Alessandro De Nicola, Franco Debenedetti, Giampaolo Galli, Pietro Ichino, Maria Leddi, Pasquale Medina, Lucia Quaglino, Giorgio Rebuffa, Fabio Scacciavillani, Manuel Seri, Serena Sileoni, Carlo Stagnaro, Marianna Vintiadis ed Enrico Zanetti.
La disparità di trattamento fra Stato e Cittadini permea pressoché ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Si traduce in norme che non oseremmo nemmeno lontanamente immaginare nel rapporto fra privati. Prende la forma di una capillare e continua invadenza nelle vite di tutti noi. Si manifesta sotto l’aspetto di una diffusa e onnipresente arbitrarietà nell’interpretazione e nell’applicazione della legge.
Semina dosi massicce di incertezza che rendono impossibile l’ordinato svolgimento di attività economiche. Genera senza sosta le occasioni per una corruzione tanto minuta quanto devastante. Ottunde, fino ad annullarlo, il nostro senso civico. Limita, senza ragione, la nostra libertà.
Il rapporto fra lo Stato e i Cittadini è in Italia un rapporto profondamente distorto e non da oggi. Sudditi è un viaggio in un’Italia in cui lo Stato è rimasto ancora il Sovrano e i Cittadini sono rimasti, appunto, Sudditi. In cui si è perso quello che Cavour chiamava il “senso della libertà”. Per uscire dalla crisi, quella di oggi ma anche quella di ieri, gli italiani devono tornare a essere Cittadini. Leggere Sudditi è un primo passo in questa direzione.
Nicola Rossi, presidente della Fondazione Istituto Bruno Leoni, è attualmente Senatore della Repubblica. È professore ordinario di Economia Politica all’Università di Roma “Tor Vergata”. Ha pubblicato, per il Mulino, Meno ai padri e più ai figli (1997) e Riformisti per forza. La Sinistra italiana tra il 1996 e il 2006(2002) e per Laterza, Mediterraneo del Nord. Un’altra idea del Mezzogiorno (2006).

Recensioni e segnalazioni:

Corriere della sera, 2 giugno 2012: «Quale spazio per i liberisti in Italia?», di Danilo Taino;

Istituto Bruno Leoni, 4 giugno 2012: «Siamo ancora Sudditi. Nicola Rossi racconta la nuova iniziativa editoriale di IBL Libri»;

La Gazzetta del Mezzogiorno, 5 giugno 2012, «Troppi vincoli, divieti e tasse così lo Stato ci rende sudditi», di Michele Cozzi;

Il Sole 24 ore, 6 giugno 2012, «Fatta l’Italia, italiani da fare: più “sudditi” che cittadini», di Nicola Rossi;

La Stampa, 6 giugno 2012, «Un modello per calcolare le imposte di tutta una vita», di Francesco Semprini;

Corriere della sera, 8 giugno 2012, «Presentato a Roma “Sudditi. Un programma per i prossimi 50 anni”», di Andrea Garibaldi

Corriere della sera, 8 giugno 2012, «”Sudditi”: l’Italia vista dall’Istituto Leoni», di Nicola Rossi e Alberto Mingardi

L’Occidentale.it, 8 giugno 2012, «Mirabile dictu: con “Sudditi”, Nicola Rossi denuncia l’intrusività dello Stato», di Luciano Capone;

Notapolitica.it, 8 giugno 2012, «Il programma liberale c’è. E la politica?», di Federico Punzi;

IlVostroquotidiano.it, 12 giugno 2012, «Il senatore Nicola Rossi: “Lo Stato ci tratta da sudditi”», di Nicolò Petrali;

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “ROSSI, N. (CUR.) – Sudditi”