Frank Russell – Galassia Che Vai

 12,00

La traduzione del romanzo The Great Explosion, consigliato dall’anarco-capitalista David D. Friedman

Edizioni: Mondadori   Anno: 1973   pag. 158

COD: 018-717 Categoria:

Descrizione

I burocrati vogliono unificare sotto la protezione terrestre le libere comunità anarco-pacifiste fondate dagli anarchici fuggiti dalla Terra. Secondo David D. Friedman, la storia potrebbe aver originato il modo di dire MYOB, che sta per “Mind Your Own Business” (“Fatti gli affari tuoi”).

Trama

Grazie alla fortuita scoperta della propulsione Blieder, sono oramai facilmente possibili i viaggi interstellari e nel corso dei secoli numerose comunità hanno abbandonato la Terra, fondando colonie a migliaia di anni-luce lontano da essa.

L’impero terrestre decide ora di inviare una nave interstellare per prendere contatto con alcune fra queste colonie, per instaurare nuovamente dei rapporti, fondare una comunità e “difenderle” da eventuali aggressori esterni.

Al comando dell’ambasciatore imperiale, del comandante della nave il capitano Grayder e della marina dello spazio colonnello Shelton, i terrestri visitano dapprima quella che era stata una colonia penale, ove erano stati deportati i criminali, successivamente il pianeta Igea, colonizzato da anarchici e naturisti, poi il pianeta Kassim, colonizzato da fanatici religiosi musulmani e buddisti, ed infine il pianeta K299, colonizzato da dissidenti di ogni genere.

A parte Kassim, che pareva oramai un pianeta morto, nessun pianeta appare più adatto a far più parte di una comunità terrestre: la colonia penale è composta da sparuti gruppi isolati, spesso in lotta fra loro, dove vige la regola del più furbo; Igea – dove comunque viene lasciato un consolato – è un pianeta sviluppato ma fermo, volutamente, all’età preindustriale e abitato da salutisti; K299 è invece un pianeta sviluppato, ma i suoi abitanti semplicemente non vogliono più avere nulla a che fare con la Terra, vige la piena libertà di fare o non fare e viene applicata la regola gandhiana della resistenza passiva (chiamano loro stessi “gand” e i terrestri “antigand”). Buona parte dell’equipaggio diserterà per vivere serenamente in questo pianeta.

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