Descrizione
Esiste una relazione tra due autori come Michel Foucault e Friedrich von Hayek caratterizzati da universi di pensiero apparentemente così distanti? In questo libro si cerca di mostrare come un accostamento sia possibile. Se l’interpretazione biopolitica del mercato data da Foucault, in cui l’attore sociale è primariamente definito dal paradigma razional-utilitaristico dell’homo œconomicus, denota grande distanza dal pensiero di Hayek, è sul tema del “governo dei poteri” che i due finiscono per incontrarsi. Per entrambi, infatti, il potere è una costante delle relazioni umane e, prima di essere concettualizzato all’interno di forme giuridico-politiche, viene esercitato nello scambio. Il mercato teorizzato da Hayek e le relazioni di potere in Foucault rappresentano ambiti decisionali policentrici. Per quanto gli uomini siano inevitabilmente coinvolti in molteplici e pluridirezionali relazioni di potere — che si tratti di rapporti sessuali o scambi di mercato — è sempre possibile cambiare tali interazioni e mutare la propria posizione all’interno di esse, affinché il potere non si fissi in situazioni di dominio o in forme stabili di coercizione. Come scrive Emanuele Castrucci nella prefazione al libro, «questo lavoro di Marchetti ha il merito di mostrare il legame tra i due autori attraverso un’analisi approfondita dei temi foucaultiani e hayekiani affrontati, consentendo infine al lettore di trarre conclusioni non del tutto scontate, se non addirittura inattese».
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